CON LA PANCIA PIENA...

“Quando un uccello impara a ingozzarsi a sufficienza senza essere costretto a usare le ali, rinuncia al privilegio del volo e se ne resta a terra, in eterno. Date all’uomo pane abbondante e regolare tre volte al giorno e in parecchi casi egli sarà contentissimo di vivere di pane solo o almeno di solo pane e circensi.”
Aldous Huxley (Ritorno al mondo nuovo)

IL TRENO DI VOLTERRA


“Ed anche la ferrovia aveva, e forse ha ancora, i propri riti. Per chi abbia vissuto fuori di quel mondo, tutto sommato difeso più che isolato dal candore delle sue staccionate in cemento, è difficile capire il pathos di certe situazioni. Volterra e i suoi impianti non potevano sottrarsi alla suggestione dei propri rituali, anche perché la linea che da Saline saliva fin sotto il Mastio della vecchia Matilde, per l’acclività che la distingueva e per la tratta dentata che ne costituiva il vanto, era caratterizzata fondamentalmente da due tipiche cerimonie regolamentari: la prova dei freni delle macchine, e la visita periodica al binario, da eseguire, a piedi, a cura di un ispettore almeno di grado sesto. Su una linea che scende (o sale a seconda dei punti di vista) a rotta di collo, come quella, era piuttosto essenziale esser sicuri che le locomotive frenassero in modo efficace: i loro cinque distinti tipi di freno dovevano pertanto essere provati uno alla volta ogni sei mesi, a cura dei soliti ispettori di zona. La prova consisteva nel lasciar scendere il treno lungo la tratta più acclive della linea, e, una volta che aveva raggiunto la bella velocità di 12 km /h, serrare al massimo uno dei freni, misurando, con mezzi adatti allo scopo, lo spazio nel quale il convoglio si fermava confrontandolo poi coi sacri vangeli costituiti da tabelle risalenti ad esperienze immemorabili” (Ferrovia locale – Enrico Mostardi). Queste pagine ci riportano indietro nel tempo, in un “mondo trasognato e residuo” che non esiste più. Ma del passato bisogna avere coscienza. Ci dice chi siamo e dove stiamo andando. Ci immunizza dal futuro piatto e omologato che ci aspetta. Ci impone riflessioni continue sulle scelte che facciamo. Questo è uno dei motivi per cui è bello ripercorrere la nostra storia. SOS Volterra ha pensato di farlo attraverso una mostra fotografica sul treno che si svolgerà dal 15 al 23 novembre prossimo, ma anche effettuando la pulizia e il recupero della stazione di Saline, che versava nel degrado totale.

Marco Buselli