Oltre 150 esperti da tutto il mondo, recensioni su riviste specializzate, sponsor e partecipazioni di altissimo rilievo. Università, centri di ricerca, grandi case farmaceutiche, studiosi e specialisti del settore. “Alcoholism and stress: a framework for future treatment strategies”. Questo l’importante evento che si svolgerà a Volterra dal sei all’otto maggio prossimo. Nutrita la partnership a supporto dell’organizzazione. Università di Camerino, Governo americano, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e numerose aziende farmaceutiche finanzieranno interamente il convegno. Che si prospetta come una vera e propria “porta di accesso mondiale” per le possibili strategie future nell’ambito della ricerca e della cura dell’alcolismo. Australiani, belgi, canadesi, greci, cinesi, tedeschi, francesi, italiani, giapponesi, russi. Spagnoli, svizzeri, inglesi e americani. Insieme per presentare i risultati delle più recenti acquisizioni e confrontare percorsi di trattamento e cura.
Un’occasione da non perdere per la città. Che affronterà per tre giorni la ribalta internazionale. Senza timori reverenziali. Perché Volterra può accogliere e sostenere iniziative di questo tipo senza tremare. Le possibilità ci sono tutte. E il futuro della nostra città come luogo promettente per futuri congressi internazionali è ancora tutto da scrivere. Oltre al Centro Studi Santa Maria Maddalena e al SIAF, dove questa volta si svolgerà l’evento, come non pensare un domani ad una potenziale ristrutturazione della Badia Camaldolese e al consolidamento delle adiacenti Balze, per sviluppare una vocazione che a Volterra, città di storia e cultura, si attaglia perfettamente? Questo significa pensare in grande, certo, ma senza grandi sogni non si realizzano mai grandi risultati.
E grandi sogni ha inseguito la nostra Marisa Roberto, nata a Volterra. E’ a lei che dobbiamo questo evento a casa nostra. Da San Cipriano a San Diego, la felice epopea della nostra concittadina... Brillantemente laureatasi a Pisa in Biologia, Marisa brucia presto le tappe. Dopo il Dottorato di ricerca in Neuroscienze arriva l’incarico come Post-doctoral al The Scripps Research Institute a San Diego, California. Dal 2005 ha il ruolo di Assistant Professor nella Committee on the Neurobiology of Additive Disorders. Sempre nello stesso anno ha ottenuto il riconoscimento come miglior giovane ricercatrice (Young Investigator Award) dalla Società Americana di Alcologia. Ma non si è mai dimenticata di Volterra. E caparbiamente, superando le innumerevoli difficoltà poste dalla situazione, ha iniziato a pensare di organizzare un convegno di livello internazionale a Volterra.
Se lo avesse organizzato in America tutto sarebbe stato più facile. I finanziamenti addirittura doppi. Spesso si sarà sentita scoraggiata, non compresa, dimenticata. Creare qualcosa dal niente non è facile. Reperire sponsor, spiegare perché proprio Volterra… Ma chiedendo consiglio al suo responsabile nell’istituto di ricerca americano la risposta è stata: “Volterra, why not?” Così Marisa può oggi coronare un suo sogno ambito.
Grazie a tutti coloro, e la lista sarebbe lunga, che hanno contribuito e contribuiranno alla realizzazione di questa esperienza, che darà lustro e visibilità alla nostra città.
Chissà che un giorno, neanche troppo lontano, nello scenario aspro e selvaggio, dolce e temibile al tempo stesso, unico al mondo, della misteriosa e dimenticata Badia, Volterra possa rinnovellare la sua secolare tradizione di diffusione del sapere, cultura e progresso per i popoli.
Marco Buselli
Un’occasione da non perdere per la città. Che affronterà per tre giorni la ribalta internazionale. Senza timori reverenziali. Perché Volterra può accogliere e sostenere iniziative di questo tipo senza tremare. Le possibilità ci sono tutte. E il futuro della nostra città come luogo promettente per futuri congressi internazionali è ancora tutto da scrivere. Oltre al Centro Studi Santa Maria Maddalena e al SIAF, dove questa volta si svolgerà l’evento, come non pensare un domani ad una potenziale ristrutturazione della Badia Camaldolese e al consolidamento delle adiacenti Balze, per sviluppare una vocazione che a Volterra, città di storia e cultura, si attaglia perfettamente? Questo significa pensare in grande, certo, ma senza grandi sogni non si realizzano mai grandi risultati.
E grandi sogni ha inseguito la nostra Marisa Roberto, nata a Volterra. E’ a lei che dobbiamo questo evento a casa nostra. Da San Cipriano a San Diego, la felice epopea della nostra concittadina... Brillantemente laureatasi a Pisa in Biologia, Marisa brucia presto le tappe. Dopo il Dottorato di ricerca in Neuroscienze arriva l’incarico come Post-doctoral al The Scripps Research Institute a San Diego, California. Dal 2005 ha il ruolo di Assistant Professor nella Committee on the Neurobiology of Additive Disorders. Sempre nello stesso anno ha ottenuto il riconoscimento come miglior giovane ricercatrice (Young Investigator Award) dalla Società Americana di Alcologia. Ma non si è mai dimenticata di Volterra. E caparbiamente, superando le innumerevoli difficoltà poste dalla situazione, ha iniziato a pensare di organizzare un convegno di livello internazionale a Volterra.
Se lo avesse organizzato in America tutto sarebbe stato più facile. I finanziamenti addirittura doppi. Spesso si sarà sentita scoraggiata, non compresa, dimenticata. Creare qualcosa dal niente non è facile. Reperire sponsor, spiegare perché proprio Volterra… Ma chiedendo consiglio al suo responsabile nell’istituto di ricerca americano la risposta è stata: “Volterra, why not?” Così Marisa può oggi coronare un suo sogno ambito.
Grazie a tutti coloro, e la lista sarebbe lunga, che hanno contribuito e contribuiranno alla realizzazione di questa esperienza, che darà lustro e visibilità alla nostra città.
Chissà che un giorno, neanche troppo lontano, nello scenario aspro e selvaggio, dolce e temibile al tempo stesso, unico al mondo, della misteriosa e dimenticata Badia, Volterra possa rinnovellare la sua secolare tradizione di diffusione del sapere, cultura e progresso per i popoli.
Marco Buselli