L’area di Riotorto si trova al centro di un’area tettonicamente assai complessa, come dimostrato dalla complessa sedimentazione ricostruita in campagna. Inoltre non va dimenticato che poche centinaia di metri più ad est inizia le dorsale medio Toscana, che rappresenta tettonicamente un’alto strutturale costituito dalle rocce più antiche che affiorano in Toscana, situazione che implica ulteriori ed importanti aspetti geologici. Una zona tettonicamente caratterizzata da strutture recenti, può risultare anche sismicamente attiva con conseguenti dislocazione delle componenti delle faglie
interessate.
In pratica essendo le faglie principali di tipo diretto e a componente verticale, il letto della struttura, scivolerebbe in basso lungo il muro di faglia, con dislocazione del terreno. Secondo le ricerche del geologo Marcello Cinci questa ipotesi si può correlare a recenti eventi di magnitudo attorno a 2-2,5 avvertiti nella zona a nord-est di Volterra. E' stata eseguita in tal senso l’analisi del catalogo storico dei maggiori terremoti della Toscana, realizzato da ISMES e comprendente l’analisi degli eventi sismici avvenuti dal 400 a.c. al 1990. Il catalogo è stato rivisitato nel 2005 ed utilizzato anche da INGV per la realizzazione del catalogo storico nazionale. L’estrazione dei dati per coordinate, mette in evidenza come in prossimità della zona di Riotorto siano avvenuti nel passato importanti eventi di intensità locale anche molto elevata. Tralasciando gli effetti indotti da eventi tipo quelli del 1846 con epicentro a Orciano Pisano, che causo comunque ingenti danni a Volterra con la morte di due cittadini, il catalogo mostra come nella zona di Riotorto sia stato ubicato un catastrofico evento di Intensità locale 7,5 accaduto nel 1319 il cui principale risentimento risulta nell’area di Iano-Villamagna, ossia a cavallo della struttura tettonica principale dell’area.
Successivamente, eventi di intensità fra il 2 ed il 5 grado della scala Mercalli risultano avvertiti distintamente e associati all’area. Questi terremoti si concentrano principalmente negli ultimi due secoli, a
partire dal 1849, con una crisi sismica avvertita nel 1901 con repliche importanti anche negli anni successivi.
Risultano associabili a questa gradinata di faglie anche eventi sismici avvertiti ed associati a Volterra, con Intensità locale da 2 a 5. Ciò che oltremodo colpirebbe riguardo alla scelta del sito è l’aver ignorato, o nella migliore ipotesi, sottovalutato il grado di fattibilità geologica della zona.
"E’ evidente - chiude Buselli - che gli aspetti sopra evidenziati, dovrebbero portare ad una profonda riflessione propedeutica all’abbandono della sciagurata idea di discarica, in una zona con opportunità geotermiche e termali, ma anche potenzialmente sismiche. Manderemo subito anche queste osservazioni, assieme alla relazione geomorfologica, come ulteriore contributo alla procedura di Vas".
Marco Buselli
Sindaco di Volterra
Successivamente, eventi di intensità fra il 2 ed il 5 grado della scala Mercalli risultano avvertiti distintamente e associati all’area. Questi terremoti si concentrano principalmente negli ultimi due secoli, a
partire dal 1849, con una crisi sismica avvertita nel 1901 con repliche importanti anche negli anni successivi.
Risultano associabili a questa gradinata di faglie anche eventi sismici avvertiti ed associati a Volterra, con Intensità locale da 2 a 5. Ciò che oltremodo colpirebbe riguardo alla scelta del sito è l’aver ignorato, o nella migliore ipotesi, sottovalutato il grado di fattibilità geologica della zona.
"E’ evidente - chiude Buselli - che gli aspetti sopra evidenziati, dovrebbero portare ad una profonda riflessione propedeutica all’abbandono della sciagurata idea di discarica, in una zona con opportunità geotermiche e termali, ma anche potenzialmente sismiche. Manderemo subito anche queste osservazioni, assieme alla relazione geomorfologica, come ulteriore contributo alla procedura di Vas".
Marco Buselli
Sindaco di Volterra