
Quanta intensità in queste poche parole..
Intensità che affonda le radici nel dolore di una condizione di deriva sociale e di marginalizzazione estrema.
Questa frase è nella lettera di un “matto”. Corrispondenza che veniva puntualmente censurata, le lettere non venivano spedite e le persone “sepolte vive” con il loro dolore e la loro solitudine interiore. “Corrispondenza negata - Epistolario dalla nave dei folli” è la raccolta dolorosa delle testimonianze condensata in un libro bellissimo e commovente, appartenente alla nostra biblioteca.
Solo la folle lucidità di un visionario può partorire la greve consapevolezza espressa nel cuore di questa frase.
Probabilmente, come diceva qualcuno, i veri pazzi stanno fuori dal cancello…
Marco Buselli